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Uffizi ipervisioni virtual tour

Ipervisioni. Le Gallerie degli Uffizi in un tour virtuale

Dal 22 Aprile 2020 al 31 Dicembre 2020virtuale

In questo lungo periodo di pandemia globale, molte istituzioni museali e gallerie hanno sperimentazione il mondo della realtà virtuale per rendere per compensare le chiusure forzate e le misure restrittive anticontagio. La Galleria degli Uffizi da aprile ha reso disponibile gratuitamente, alcune delle sue sale, digitalizzate ad alta definizione, per ammirare i capolavori proprio come in un tour dal vivo.

Da computer, tablet o smartphone, si può entrare nelle 10 sale tra quelle inaugurate lo scorso anno. Il percorso inizia dalla “sala delle Dinastie”, con i ritratti dei membri delle famiglie Medici di Firenze e Della Rovere di Urbino, che nel Cinquecento hanno contribuito alla formazione delle straordinarie collezioni degli Uffizi. Si entra così in un ambiente dove si trovano tra le più famose opere del Bronzino, come la celebre Eleonora da Toledo. Seguono il tour Lorenzo il Magnifico e il Duca Alessandro de’ Medici, dipinti da Giorgio Vasari, Cosimo il Vecchio e Cosimo I de’ Medici del Pontormo, e Eleonora Gonzaga e suo marito Francesco Maria I della Rovere dipinti da Tiziano.

Il tour continua nelle sale verdi della pittura veneta del Cinquecento, che accolgono la leggendaria Venere di Urbino e la Flora, entrambe di Tiziano, Leda e il Cigno del Tintoretto, la “Fornarina” di Sebastiano del Piombo, il ritratto di Giuseppe da Porto con il figlio Adriano, e Venere e Mercurio del Veronese.

Grazie ad una tecnologia all’avanguardia nella realizzazione di tour virtuali le sale del museo, riprodotte in ogni singolo dettaglio con le loro opere, possono essere viste dall’alto o immergendosi in esse camminando virtualmente al loro interno. Ogni dipinto può essere studiato da vicino, cliccando sulla corrispondente didascalia appaiono tutte le informazioni essenziali sull’opera, in italiano o in inglese, e per i principali capolavori è incluso anche un link alla scheda dettagliata dell’opera sul sito degli Uffizi.

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